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       	                         PROGETTO ALICE   2012 - III • •• • vol. XIII • •• • n° 39                S. Capparelli,  P. Maroscia                      Infatti, se per assurdo non esistessero due persone, tra gli n partecipanti alla                      festa, che incontrano uno stesso numero di amici, allora gli n valori a priori                      ammissibili per il numero degli amici dei partecipanti alla festa, vale a dire:                                                      0, 1, 2, …, n – 1                      dovrebbero necessariamente comparire tutti (essendo a due a due distinti tra                      loro). Ma ciò può non accadere, poiché,  per  quanto visto  sopra, i valori                      estremi 0, n  –  1 non  possono presentarsi simultaneamente. Si  ottiene così                      una contraddizione, da cui la tesi.                         Viene  naturale  qui fare un’osservazione di carattere generale.  Precisa-                      mente, confrontando la dimostrazione per assurdo, appena sviluppata, con la                      dimostrazione precedente, questa appare certamente più interessante e ricca                      di prospettive, rispetto all’altra. Resta tuttavia il fatto, ben noto, che spesso                      la dimostrazione per assurdo è lo strumento più agevole (e a volte, l’unico)                      per provare un risultato in matematica.                      LE SORPRESE DELLA CARTA A QUADRETTI                      Problema 3: “Spiegare perché non è possibile disegnare su  un foglio di                      carta a quadretti (arbitrariamente grande) un  triangolo equilatero avente                      come vertici dei nodi.”                      Questa volta, si tratta di provare un risultato di “impossibilità”, così come                      accade nello studio dei problemi “classici” dell’antichità: la duplicazione                      del cubo, la trisezione dell’angolo, la quadratura del cerchio, oppure provare                      che  p,  e sono entrambi numeri irrazionali, anzi  trascendenti (cfr.  Artin                      (1997),  Courant,  Robbins (2000), Herstein  (1994)).  Pertanto, come vedre-                      mo, sarà necessario ricorrere a una “dimostrazione per assurdo”.                         Prima di illustrare alcune soluzioni del problema, osserviamo innanzitut-                      to che i nodi di un foglio di carta a quadretti non sono altro che i punti di                      intersezione delle linee orizzontali con le linee verticali. Inoltre, è del tutto                      naturale pensare di introdurre su un foglio di carta a quadretti (arbitraria-                      mente grande) un sistema di coordinate cartesiane ortogonali, fissando                      l’origine in un nodo arbitrario e scegliendo come assi coordinati le due linee                      (orizzontale e verticale) passanti  per esso,  l’unità  di  misura essendo data                      dalla lunghezza del lato di un quadratino della maglia. In tal modo, i nodi                      del foglio  possono venire identificati con i  punti del piano a coordinate                      intere, ossia con i punti del piano % % , %.
       
       
     





